L’oro del Mali: crocevia di interessi
Dietro a un tragico incidente in una miniera del Mali si celano ben più ampie influenze geopolitiche sul paese e l’intera regione del Sahel.
Continua a leggereDietro a un tragico incidente in una miniera del Mali si celano ben più ampie influenze geopolitiche sul paese e l’intera regione del Sahel.
Continua a leggereArianne Ghersi analista geopolitica, esperta di Nord Africa e Medio Oriente, coadiuvata dal professor Hans Gutierrez, docente presso la Facoltà Avventista di Teologia, conduce un’attenta analisi storica e antropologica in merito al jihad.
Continua a leggereIn Pakistan, i sostenitori dell’ex PM Khan, detenuto, sorprendono vincendo 101 seggi come indipendenti, nonostante ostacoli legali e politici. E dietro le elezioni, per la prima volta nella storia del paese, si staglia l’ombra dell’intelligenza artificiale.
Continua a leggereDietro numerosi fatti di cronaca geopolitica, apparentemene non correlati, si cela un ben preciso piano di interesse strategico della Turchia su una delle più importanti vie marittime del globo: il Mar Rosso.
Continua a leggereQuello che è stato, per diverso tempo, erroneamente sminuito considerandolo un “conflitto regionale” in Yemen si sta, nei fatti, rivelando un evento dall’impatto globale con profonde ripercussioni sul traffico marittimo del Mar Rosso.
Continua a leggereIl centenario della Repubblica di Turchia è stato celebrato ad Istanbul con grande entusiasmo, tra bandiere, eventi e omaggi a Atatürk, riflettendo un forte senso di patriottismo.
Continua a leggereIl libro analizza il jihad in modo completo ed organico e, contrariamente a quanto avviene nella stragrande maggioranza dei casi, ciò è concepito affinchè possano trarne piacere sia lettori “esperti del settore”, sia curiosi e neofiti della materia.
Continua a leggereA poche settimane dalla visita di Giorgia Meloni in Libia, Khalifa Haftar viene accolto per due ore a Palazzo Chigi. Il 28 gennaio Giorgia Meloni si è recata in Libia, un paese che negli anni scorsi è stato colpevolmente “dimenticato”. La Libia è a tal punto centrale che, recentemente, William Burns (direttore della Cia) si è recato a Tripoli (dopo essere stato in Egitto) per un colloquio con Abdel Hamid Dbeibah (primo ministro) e il generale Khalifa Haftar (uno dei principali “candidati” alla presidenza); i principali argomenti di discussione sono stati di carattere energetico (petrolio e gas) e inerenti la lotta al terrorismo (il gruppo Wagner è indiscutibilmente protagonista, soprattutto nella zona di Sirte). Un fattore di prioritaria importanza per il nostro paese è la presenza di gruppi terroristici di matrice jihadista nella regione del Fezzan (confine con l’Algeria): è tristemente noto come tali cellule cerchino finanziamenti per le loro attività sfruttando l’immigrazione clandestina. La situazione politica libica impone all’Italia una “presenza attenta”: il paese continua ad essere “diviso” tra due esecutivi, fondamentalmente entrambi privi di legittimazione. È stato ufficializzato un accordo sul gas che vede protagoniste l’Eni e Noc (azienda nazionale libica degli idrocarburi). La collaborazione prevede un investimento…
Continua a leggereA poche ore dal tentato golpe è necessario capire il posizionamento del Sudan e le ragioni della sua instabilità, in chiave geopolitica e gli approcci con i paesi corregionali. Il Sudan ha da tempo un contenzioso “aperto”, insieme all’Etiopia, nei confronti dell’Egitto: nel pressoché totale silenzio mondiale è in via di costruzione la discussa Diga Gerd che sicuramente saprebbe aiutare i primi due paesi menzionati nella fornitura di energia elettrica a quei due terzi di cittadini che tutt’ora non ne possono usufruire. Il piano però, così come concepito, porterebbe ingenti danni alle capacità di volumi di acqua al fiume Nilo e, nonostante la terra dei faraoni sia corsa al riparo attuando progetti atti a minimizzare le conseguenze con ingenti lavori sul delta del fiume, porta a frizioni quasi insanabili tra gli stati coinvolti. In queste ore è in corso un tentativo di colpo di Stato in Sudan e la notizia appena menzionata ci aiuta a comprendere come i rapporti regionali siano tesi da tempo. Il Sudan è da tempo sotto l’influenza del gruppo Wagner e gli investimenti cinesi, soprattutto legati alla costruzione di infrastrutture, sono ingenti. Nelle ultime ventiquattro ore la capitale Khartoum è attraversata da esplosioni e spari che…
Continua a leggereLa scelta del governo di Teheran e della propaganda iraniana al fine di “risvegliare” la popolazione con dei video musicali. N.B. l’analisi è compiuta sulla base del testo sottotitolato in lingua inglese. Alcune informazioni non verificabili in rete sono state fornite da una fonte che ha richiesto il totale anonimato. Bush (2010): “L’obiettivo principale dei terroristi è la brutale oppressione delle donne e non solamente in Afghanistan” …Per la paura in ogni momento Per la disperazione fino al decadimento Per l’esplosione e il sangue delle mie sorelle Forzato, baciando i soldati nemici Per tutti i confinamenti e la povertà Per un desiderio di dormire in pace Per un paese che è diventato una base militare statunitense Per questi matrimoni forzati Per sguardi sporchi lascivi (malocchio) Per vicoli e schegge di proiettili consumati Per la nostra terra e la sua estinzione Per piaceri e viaggi proibiti Per le chiacchiere senza senso di celebrità inutili Per la madre che in questo momento manca Per il nemico che sorride Ti ho scritto per il futuro Per te, la ragazza della porta accanto (mia vicina) Non lasciare che la tua casa si rovini come le nostre Non lasciare che i tuoi sogni diventino come…
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