Lo zampino di Erdoğan in Libia, Siria ed Africa Orientale
Erdoğan amplia il proprio ruolo di mediatore internazionale, mirando a consolidare l’influenza turca in Libia, Siria ed Africa Orientale.
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Continua a leggereIl Business Forum Italia-Libia 2024 ha rafforzato la cooperazione bilaterale nei settori energetico, agricolo, sanitario, e infrastrutturale, fondamentale per la stabilità regionale.
Continua a leggereIl governo libico di Dbeibah è stato sospeso, con la delega delle responsabilità al Primo Ministro Hammad. Nel frattempo nel paese sta assumendo un ruolo preminente la famiglia Haftar, complicando lo scenario interno e le relazioni internazionali del Paese.
Continua a leggereLa Libia al centro dei giochi geopolitici internazionali e la famiglia Haftar coinvolta in operazioni militari ed economiche.
Continua a leggereLe implicazioni della presenza militare russa in Libia: il rafforzamento delle capacità russe nella regione ed il possibile impatto sugli interessi europei e sull’alleanza NATO.
Continua a leggereA poche settimane dalla visita di Giorgia Meloni in Libia, Khalifa Haftar viene accolto per due ore a Palazzo Chigi. Il 28 gennaio Giorgia Meloni si è recata in Libia, un paese che negli anni scorsi è stato colpevolmente “dimenticato”. La Libia è a tal punto centrale che, recentemente, William Burns (direttore della Cia) si è recato a Tripoli (dopo essere stato in Egitto) per un colloquio con Abdel Hamid Dbeibah (primo ministro) e il generale Khalifa Haftar (uno dei principali “candidati” alla presidenza); i principali argomenti di discussione sono stati di carattere energetico (petrolio e gas) e inerenti la lotta al terrorismo (il gruppo Wagner è indiscutibilmente protagonista, soprattutto nella zona di Sirte). Un fattore di prioritaria importanza per il nostro paese è la presenza di gruppi terroristici di matrice jihadista nella regione del Fezzan (confine con l’Algeria): è tristemente noto come tali cellule cerchino finanziamenti per le loro attività sfruttando l’immigrazione clandestina. La situazione politica libica impone all’Italia una “presenza attenta”: il paese continua ad essere “diviso” tra due esecutivi, fondamentalmente entrambi privi di legittimazione. È stato ufficializzato un accordo sul gas che vede protagoniste l’Eni e Noc (azienda nazionale libica degli idrocarburi). La collaborazione prevede un investimento…
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