Troppo piccole le nostre mani. Possiamo solo unirle in preghiera. Allora, udiremo le grida strozzate di Kiev, di Gaza... Vedremo, corpi senza nome dentro fosse comuni. Migliaia di volti ignoti cercare la via di fuga, prima a est, poi a ovest, e respinti tornare indietro. La salvezza è un lusso di pochi. Se potesse, l’odio conquisterebbe anche il cielo.
Allora, si può solo pregare. Capo chino, ginocchi a terra, Alzare il fazzoletto bianco, segno di resa. E lasciare che formi uno stormo senza fine. Solo allora, gli aerei non sganceranno più bombe, ma palloni. Al posto dei carrarmati, ci saranno trattori, dei soldati, i contadini. Ai droni cadrà la r di troppo. Nel cielo voleranno aquiloni per i bambini di Gaza.
Speaker e poeta.
È conduttore insieme a Roberto Vacca dal lunedì al venerdì della "Diretta del Mattino" su Radio RVS network hopemedia.it "Per me la poesia è linguaggio universale delle emozioni e sentimenti."