Il curioso legame tra storia, armi e mitologia
L’identità e la cultura di un popolo sono elementi complessi e profondi, che si dipanano tra storia, società, visione del mondo e del futuro. Di conseguenza, non è per nulla innaturale che anche aspetti quali l’ambizione e la cosiddetta “proiezione di forza” di una nazione, attingano a concetti che ne rispecchino la specificità identitaria, giungendo ad attribuire ai moderni sistemi di armamenti nomi che affondano le radici nella propria storia e mitologia.
Dong Feng
Il Dong Feng è una serie di missili balistici creati dalla Repubblica Cinese fin dagli inizi degli anni Cinquanta del Novecento, basandosi sia sui SS sovietici, che a loro volta si erano basati sui V2 tedeschi, le cosiddette “Bombe Volanti” ideate da Werner Von Braun che terrorizzarono l’Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ma da dove deriva il loro nome?
Esso deriva dal mondo letterario cinese, in particolar modo la “Romanza dei Tre Regni” da Luo Guanzhong nel quindicesimo secolo, dove si parla delle Guerre dei tre regni, che sconquassarono la Cina dal 191 fino al 282 d.C., mostrandoci figure straordinarie come Cao Cao, signore del regno di Wei, oppure Zhuge Liang, uno dei più grandi strateghi cinesi mai esistiti.
Questo uomo, conosciuto anche con il nome di Kong Min (181-238 d.C.) fu vitale per fermare le mire espansionistiche del già citato Cao Cao nel 208 d.C., durante quella che fu una delle battaglie più leggendarie del mondo cinese, ovvero quella di Chi Bi, conosciuta anche da noi come “Battaglia delle Scogliere Rosse”, avvenne sullo Yangtze, ovvero il Fiume Azzurro, uno dei due estuari più importanti del Regno di Mezzo, insieme al Fiume Giallo, dove appunto si affrontarono le truppe di Wei di Cao Cao contro la coalizione dei regni di Wu e Shu, il secondo era proprio quello a cui apparteneva Zhuge Liang.
Kong Min, uomo dalla cultura praticamente omnisciente (secondo le fonti) comprese che la mattina della battaglia (si pensa che possa essere avvenuta il novembre o il primo dicembre del 208 d.C.) il Dong Feng, ovvero il vento dell’ Est, avrebbe soffiato forte verso le navi di Cao Cao, quindi in comune accordo con Zhou Yu, l’altro comandante della coalizione Anti Wei, decisero di usare il fuoco contro la flotta nemica, molto più numerosa, ma stretta a causa del loro numero, massimizzando il danno incendiario.
Ababil
L’Ababil è un drone basato sui Shahed iraniani di cui abbiamo già parlato e viene utilizzato soprattutto dai ribelli Houthi in Yemen, soprattutto per rapidi attacchi toccata e fuga molto difficili da poter prevedere.

Creato intorno al 1990, fu il primo drone mai creato dalla Repubblica Islamica e sebbene fosse stato creato per poter combattere contro l’Iraq, la sua distribuzione avvenne alla fine del conflitto (1989), essi poi vennero distribuiti ad organizzazioni come Hezbollah ed Hamas.
Il nome di questo drone deriva ancora una volta dal mondo islamico ed indica una serie di uccelli che durante il mitologico Anno degli Elefanti (tra il 525 e il 528 d.C.) nell’Himyar, attuale Yemen, distrussero l’esercito di una delle figure più terribili del Corano, ovvero Abraha.
Figura alquanto oscura, Abraha era secondo lo storico Al Tabari, un nobile del mondo Aksumita (ovvero l’odierna Etiopia e parte della Somalia) che raggiunse l’Himyar per distruggere la Kaaba, ovvero la pietra sacra dell’Islam, il grande Monolito Nero.
Abraha portò con sé un grosso esercito di elefanti, per questo tale periodo presse il nome di cui abbiamo parlato prima.
Secondo il Corano, l’esercito di Abraha, una volta raggiunta la Pietra Nera, vennero attaccati dagli Ababil, grossi uccelli neri simili a rondini o passeri, che cominciarono a lanciare pietre di argilla cariche di potere sacro che mandarono nel panico l’esercito del crudele condottiero, facendo impazzire dal dolore gli elefanti, che schiacciarono i loro soldati.
Ma quest’armata non venne sconfitta solo da questi esseri magici, bensì dal condottiero arabo Saif ibn Dhi Yazan, il quale, aiutato dallo Spahbod sasanide Wahrez (conosciuto anche come Boe) che diedero il colpo di grazia ad Abraha, sebbene questi eventi vennero dopo il periodo di cui abbiamo parlato prima, ovvero tra il 570 e il 575 d.C.
Da quel momento, la rondine divenne uno dei simboli più importanti della futura religione islamica.
Merkava
Probabilmente il mezzo più iconico dell’IDF (Israel Defense Force) e uno dei carri armati più di successo al mondo, il Merkava è la colonna portante dell’armata israeliana fin dal 1979, famoso sia per le sue performance in battaglia, sia per la sua capacità di poter ospitare uno o due soldati feriti all’interno della parte posteriore del carro, visto che il motore è nella parte anteriore.

Ma che cosa vuol dire Merkava? Molta gente parla del fatto che siano i carri infuocati presenti nella Tanakh ebraica (vero nome della bibbia ebraica, visto che il Talmud è UNA parte del Tanakh), stile quelli che videro Isaia e Gedeone, due figure estremamente importanti nel mondo ebraico, ma non è solo questo.
La Via del Merkavah è una corrente di pensiero del Primo Secolo dopo Cristo, la quale poi venne ripresa dagli Chassadici di Yisrāēl ben Ĕlīezer, conosciuto ai più come Ba’al Shem Tov (1698- 1760), uno dei padri fondatori di quello che poi diventerà il Sionismo di Israele, ovvero un’ortodossia religiosa molto rigida che vede prima l’identità etnica del popolo di Israele rispetto all’identità nazionale, andando contro a quello che è il pensiero Sefardita.
Un concetto simile di carri infuocati che portano la giustizia di Dio sui nemici (e non solo, ma anche da coloro che usano la religione per i propri scopi) venne anche utilizzato dal premier Israeliano Benjamin Netanyahu quando presentò la nuova fase della guerra contro Hamas, chiamandola “I Carri di Gedeone”, in onore delle armi che vennero utilizzate dal giudice biblico contro le popolazioni degli Amaleciti e dei Madianiti, portando la vittoria alle tribù capitanate dalla figura biblica, ovvero quelle di Manasse, Aser, Zabulon e Neftali.
Riferimenti bibliografici:
- Paul Johnson: Storia degli Ebrei (1971) Tea edizioni
- Corano
- Romanza dei Tre Regni