Reportage Africa ExPress: Madagascar
La rabbia in piazza e il presidente risponde nominando premier un generale
Per gentile concessione di Africa-ExPress.info, ripubblichiamo il loro articolo originale
Il generale dell’esercito, Ruphin Fortunat Zafisambo, è stato nominato primo ministro del Madagascar dal presidente del Madagascar, Andry Rajoelina. L’alto ufficiale, molto conosciuto, prende il posto di Christian Ntsay, che una settimana fa è stato defenestrato dal capo dello Stato insieme a tutto il suo governo.
La crisi è stata causata dalle incessanti manifestazioni dei giovani di Generazione Z (GEN Z), appoggiati dai sindacati, artisti e dalle gente comune stufa della corruzione dilagante nel Paese.

Indebolito dalle dimostrazioni, il presidente cerca ora il sostegno dei militari con la speranza di riprendere in mano la situazione.
Tre vertici
Il giorno dopo il suo insediamento, il nuovo capo del governo ha immediatamente nominato i primi tre ministri, con il compito di garantire la sicurezza. Il generale di divisione, Deramasimanjaka Manantsoa Rakotoarivelo, è a capo del dicastero delle Forze armate.
Il generale di corpo d’armata, Rakotondrazaka Andriatsarafara Andriamitovy, ha ottenuto la delega per la gendarmeria e infine un alto quadro della polizia, Radriambelo Mandimbin’ny Aina Mbolanoro, occupa la poltrona della pubblica sicurezza.
Pur di uscire dall’impasse, il presidente ha indetto un’assemblea al palazzo presidenziale, invitando rappresentanti di vari settori, come figure religiose e tradizionali, studenti, associazioni di giovani, esponenti della società civile, imprenditori, insegnanti, artigiani, agricoltori e altri. “E’ importante prendersi cura gli uni degli altri”, aveva annunciato Rajoelina.
Boicottata assemblea
Se da un lato centinaia di persone hanno fatto la fila ieri pur di varcare l’ingresso di palazzo Iavoloha, la sede del potere, GEN Z e i loro alleati hanno declinato l’invito, malgrado la presidenza abbia inviato diversi intermediari per convincere il collettivo a partecipare all’assemblea. Nulla da fare, la loro risposta è stata: “Non partecipiamo a questa ipocrisia. Non hanno capito niente”.
Anzi, proprio ieri i giovani medici e studenti di medicina si sono uniti al collettivo e gli specializzandi hanno addirittura sospeso la loro attività per interventi non urgenti negli ospedali di tutto il Paese. Rivendicano migliori trattamenti contrattuali e la ristrutturazione dei nosocomi, ritenuti ormai obsoleti.
Ultimatum
GEN Z e i loro alleati hanno persino lanciato un ultimatum, scaduto proprio ieri sera. Hanno chiesto le scuse pubbliche per la repressione della polizia durante le manifestazioni, le dimissioni del capo di Stato e del presidente del Senato. Hanno inoltre minacciato di indire uno sciopero generale qualora le loro richieste resteranno inascoltate.
Durante l’assemblea di ieri, il presidente ha assicurato che avrebbe implementato i progetti energetici che dovrebbero risolvere i ripetuti blackout. “Giuro che se entro un anno le interruzioni sulla rete elettrica persisteranno nella capitale, mi dimetterò”, ha affermato.

Le proteste sono iniziate a causa delle continue e prolungate interruzioni di acqua corrente e elettricità. I primi giorni le forze dell’ordine non hanno esitato a sparare con pallottole vere contro i manifestanti. E, secondo quanto sostenuto dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, sarebbero morte almeno 22 persone e i feriti sarebbero oltre cento.
Il licenziamento del vecchio esecutivo non ha per nulla placato la rabbia dei giovani malgasci, che dalla scorsa settimana stanno chiedendo le dimissioni di Rojeolina. L’attuale presidente è al potere dal 2018, ma ha già occupato questa posizione dal 2009 al 2014, dopo un colpo di Stato militare. Precedentemente è stato sindaco di Antananarivo, la capitale del Paese. Prima di entrare in politica, invece, era un noto DJ nel Paese.
Appassionati di musica
Passione per la musica condivisa dal nuovo primo ministro. Anche lui in passato è stato un DJ, attività che ha svolto nel centro del Paese, nella città di Fianarantsoa, che in lingua malgascia significa “Là dove si apprende il bene”.

Ruphin Fortunat Dimbisoa Zafisambo ha studiato in Algeria e in Francia e si è diplomato all’accademia militare di Antsirabe. Ma è la passione per lo sport che gli ha permesso di fare il salto in politica. E’stato infatti il direttore generale della Federazione Basket malgascia, il cui presidente era all’epoca il fratello dell’ex primo ministro Christian Ntsay. Ha dapprima svolto la funzione di segretario generale aggiunto del governo, per poi essere nominato direttore di gabinetto civile e poi militare di Ntsay.