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Tenere le posizioni

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La dottrina difensiva tedesca sul fronte russo durante la Seconda Guerra Mondiale, 1941-1943

Traduzione di Giovanni Oro

Edizione italiana a cura di Andrea Lombardi

Questa ricerca tenta di evitare i comuni miti sulle battaglie difensive tedesche in Russia, utilizzando in maniera estensiva le fonti primarie – rapporti tedeschi, diari di guerra delle unità, manuali dottrinali, i fascicoli d’addestramento e altri tipi di memorandum militari – per ricostruire le basi reali della dottrina difensiva tedesca. Questo materiale d’archivio, che come vedremo va oltre quello che era disponibile in precedenza, fornisce importante materiale aggiuntivo sui metodi tedeschi, e, in alcuni casi, corregge o conferma i ricordi postbellici dei memorialisti militari tedeschi. Queste memorie sono chiaramente di estremo valore per valutare lo stato d’animo di alcuni dei protagonisti di questi eventi storici e sono ovviamente state usate quando necessario.

La copertina del libro "Tenere le posizioni. La dottrina difensiva tedesca sul fronte russo durante la Seconda Guerra Mondiale".
La copertina del libro “Tenere le posizioni. La dottrina difensiva tedesca sul fronte russo durante la Seconda Guerra Mondiale”.

Questa ricerca, nel seguire l’evoluzione della dottrina difensiva tedesca, inizia dallo studio degli sviluppi prebellici, in modo da potere stabilire il quadro iniziale entro cui si svilupparono le battaglie successive contro l’Armata Rossa dell’Unione Sovietica, per arrivare alla primavera del 1943, quando i tremendi cambiamenti avvenuti sul piano strategico nell’inverno precedente alterarono la natura stessa della guerra sul Fronte Orientale.

Questa ricerca, oltre che discutere i metodi teorici, intende esaminare anche le circostanze in cui questa teoria si applicò alla realtà del campo di battaglia, mostrando come l’evoluzione della dottrina difensiva tedesca fu provocata da considerazioni che andavano molto al di là del semplice adattamento tattico.

I metodi difensivi tedeschi furono influenzati in primo luogo dal clima e dal terreno russo, ma anche, o forse soprattutto, dai mutamenti nella forza, nel comando, nell’efficienza e nelle capacità delle forze tedesche, senza dimenticare l’interferenza personale di Hitler, che periodicamente emanò delle direttive imponendo l’applicazione delle proprie idee tattiche.

I tedeschi, durante i primi due anni di guerra in Russia, apportarono cambiamenti sostanziali alla dottrina difensiva descritta nei manuali prebellici, che però si limitarono essenzialmente a dettagli tecnici, lasciando generalmente intatti i principi fondamentali.

L’esperienza tedesca sul Fronte Orientale, quindi, rivela la dettagliata evoluzione dei loro sistemi tattici e la semplicità e l’adattabilità dei concetti difensivi tedeschi.

Per i lettori moderni è di particolare interesse il fatto che molti dei problemi con cui si dovettero confrontare le Armate tedesche sono analoghi a quelli delle attuali forze NATO.

  • Nato a Genova nel 1973, appassionato di storia e letteratura del Novecento, è titolare della casa editrice ITALIA Storica Edizioni in Genova, specializzata in storia militare e che conta nel suo catalogo traduzioni di testi di documentazione storica e di memorie inedite in italiano quali "La fanteria tedesca nella seconda guerra mondiale" di Alex Buchner, "Tiger nel fango" di Otto Carius, "Vittorie perdute" di Erich von Manstein, "Battaglie di Panzer" di Friedrich von Mellenthin, "Comandante di Panzer" di Hans von Luck, "Volare, la mia vita" di Hanna Reitsch, "Al fianco di Hitler" di Nicolaus von Below (prefazione di Francesco Perfetti), "Il sognatore con l’elmetto" di Christian de La Mazière e di opere di autori italiani come "Guida alle artiglierie italiane nella 2a guerra mondiale 1940-1945" di Enrico Finazzer (con la collaborazione di Ralph Riccio) e "Il mulo – l’ibrido Alpino" del Generale Fabio Palladini e collaborazioni con l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito.
    Socio della SISM, Società Italiana di Storia Militare fondata dal professor Raimondo Luraghi, suo primo presidente, e segretario del Gruppo ANMI (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) di Genova.
    Curatore del primo sito italiano tutto dedicato a Louis-Ferdinand Céline, autore del medesimo e curatore di numerose opere e socio e corrispondente per l’Italia della SLC (Société des Lecteurs de Céline).
    I libri da lui curati sono stati recensiti da testate nazionali quali “il Giornale”, “il Foglio”, “Repubblica” e “il Manifesto”, “Robinson”, “STORIA Militare” e “L’indice dei libri del mese” e segnalati su TG2 Mizar e “La storia siamo noi”, RAI3.
    Tra gli altri, ha collaborato e collabora con i periodici “Satisfiction”, “The Fashionable Lampoon”, “Costume”, “Rivivere la storia”, “Storia del Novecento”, “SGM”, “Steel Art”, “Storia Verità”, “Storia e Battaglie”, “Le Ali”, “Barbadillo.it”, “Pangea”, “Le Bulletin Célinien”, “Spécial Céline”, “CulturaIdentità” e con l’edizione nazionale de “il Giornale”.

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