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Reportage Africa ExPress: il costo dei miliziani in Centrafrica

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Putin presenta il conto al Centrafrica:15 milioni di dollari al mese per Africa Corps.

Per gentile concessione di Africa-ExPress.info, ripubblichiamo il loro articolo originale

Pressioni di Mosca perché Bangui firmi il nuovo contratto entro la fine di questo mese. Elezioni alle porte, Touadéra si presenta per un terzo mandato grazie a una modifica della Costituzione.

Nella Repubblica Centrafricana la Federazione Russa sta rimpiazzando i mercenari di Wagner con quelli di Africa Corps, un’organizzazione creata dal Cremlino per esercitare un maggiore controllo sui soldati di ventura.

Mosca ha presentato un conto salato al Centrafrica: 15 milioni di dollari al mese per le prestazioni dei “nuovi paramilitari”. Vladimir Putin, capo di Stato russo e il suo ministro della Difesa stanno sollecitando di continuo il governo di Bangui perchè firmi il contratto entro la fine di agosto. Mosca resta irremovibile sulla cifra da capogiro richiesta, ben sapendo che corrisponde al 40 per cento del bilancio 2025 del Paese.

Quasi una minaccia

Secondo quanto riportato da Corbeau News (CNC) alcuni osservatori centrafricani ritengono che sembra più una minaccia che un invito a saldare il conto: se Bangui non dovesse dar seguito alle richieste economiche, la Russia potrebbe eventualmente riarmare le fazioni ribelli o prendere con la forza il controllo di siti minerari strategici, in particolare quelli di Ndassima (oro) e Bria (diamanti).

Mercenario di Africa Corps in Centrafrica
Mercenario di Africa Corps in Centrafrica

Dall’arrivo degli uomini di Wagner, la Repubblica Centrafricana ha ceduto diverse concessioni minerarie a società di comodo legate a Wagner, come Midas Ressources o Bois Rouge. I proventi derivanti dall’oro e dai diamanti alimentano oggi le casse di Mosca, privando il governo centrafricano di entrate fiscali importanti.

I mercenari della società privata russa, fondata da Yevgeny Prigozhin, morto due anni fa, sono arrivati nella ex colonia francese nel 2018. Ora sono presenti con un altro nome, indossano solo una nuova divisa, anzi, è diverso solamente lo scudetto al braccio, ma sostanzialmente non cambia nulla.

Addestrati a uccidere

Secondo diverse fonti sono addestrati per uccidere senza pietà. E’ successo nuovamente pochi giorni fa nella prefettura di Kemo, che dista poco più di 300 chilometri dalla capitale.

I sanguinari irregolari – racconta in un dispaccio Corbeaunews – hanno sgozzato, poi decapitato a sangue freddo un anziano pastore mentre tornava dai campi. Infine hanno bruciato anche i suoi resti, mentre i due figli dell’uomo, nascosti nell’erba alta di un campo vicino, hanno assistito senza poter intervenire all’assassinio del loro papà.

Personale militare e paramilitare in Centrafrica
Personale militare e paramilitare in Centrafrica

Secondo l’agenzia, l’anziano era nel posto sbagliato al momento sbagliato. La sua presenza non è stata gradita agli irregolari, che – secondo questa versione dei fatti – hanno agito nella più totale impunità. Gran parte della popolazione – questo invece il racconto raccolto da Africa ExPress sentendo diverse fonti anche locali – vive nel terrore dei contractor di Mosca.

Propaganda mediatica

La Russia ha investito anche nella propaganda e nella manipolazione dell’opinione pubblica. A Bangui, campagne mediatiche filo-russe, spesso diffuse da influencer locali, dipingono la Russia come un alleato disinteressato. In realtà il Cremlino sta organizzando una progressiva presa di controllo delle leve del potere.

Le prossime elezioni presidenziali sono alle porte, sono state messe in agenda per il prossimo 28 dicembre. Benché indebolito da una grave forma di cancro al colon, il presidente uscente si è ricandidato per un terzo mandato. Ciò è stato reso possibile grazie a una modifica alla Costituzione. Un “ritocco” fortemente voluto anche da Mosca.

Secondo OCHA (Ufficio dell’ONU per gli Affari Umanitari), il 37,5 per cento dei centrafricani necessita di aiuti umanitari.

Lo stato delle strade è pessimo, nel periodo delle piogge gran parte di esse sono impraticabili. Per non parlare della condizione degli ospedali, il sistema sanitario in totale agonia. Anche quello scolastico è in grave difficoltà.

Le disponibilità finanziarie del governo sono sempre più ristrette e pertanto i genitori sono costretti a pagare di tasca propria le quote d’iscrizione e i testi scolastici, nonché le tasse per sostenere gli esami.

Elevato tasso di analfabetismo

In un suo recente rapporto la Banca Mondiale ha rilevato che in Centrafrica i bilanci destinati all’istruzione sono tra i più bassi dell’Africa francofona. Mentre il Paese spende ingenti somme all’anno per i mercenari russi, l’istruzione nazionale sopravvive grazie ai contributi dei genitori o ai finanziamenti della BM stessa.

Progetto della Banca Mondiale in Centrafrica: borse di studio alle ragazze

Nella sua relazione, l’Istituto bancario con sede a Washington ha poi sottolineato che oltre il 30 per cento delle ragazze abbandona la scuola primaria, perché le famiglie non riescono a far fronte alla spesa o per gravidanze precoci.

Tale situazione è ancora più marcata nelle zone rurali, dove il 40 per cento delle giovanissime sono completamente fuori dal sistema scolastico, con conseguenze drammatiche sul tasso di analfabetismo.

La Banca Mondiale sta finanziando un progetto che propone borse di studio alle ragazze, con lo scopo di motivarle a proseguire e frequentare la scuola almeno fino alla fine delle classi secondarie.

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