Missione Armonia
Il softpower cinese intacca il giardino di casa USA
Nel contesto navale attuale sono pochissime le nazioni che dispongono di navi ospedale specificatamente dedicate al ruolo. In Occidente solo gli Stati Uniti mantengono operativa la classe Mercy, impiegata anche durante il COVID[1], mentre le altre marine hanno preferito impiegare navi di dimensioni generose, come le portaerei, o le Landing Helicopter Dock, in sigla LHD, e le Landing Helicopter Assault, in sigla LHA, su cui innestare delle vere e proprie strutture ospedaliere[2]. Nel resto del mondo, tralasciando le esperienze private, questa formula ha invece ancora un suo appeal dato che le marine di Brasile, India, Indonesia, Perù, Russia e Vietnam mantengono in linea degli scafi dedicati.
La Cina, titolare della prima cantieristica al mondo ed impegnata in una gara al gigantismo con la US Navy ha in linea diverse navi ospedale di cui due rappresentano la punta di lancia per caratteristiche e modernità. Focalizzandoci sul valore geopolitico di queste unità non parleremo della numerosa quantità di navi minori militari e delle tante commerciali destinate all’assistenza medica dal mare. “Arca della Pace” e “Arca della Via della Seta” sono gli scafi protagonisti del progetto “Missione Armonia” con cui la Marina Militare della Repubblica Popolare Cinese, PLNAVY, ha attuato, sin dal 2010, assistenza sanitaria e scambio culturale in tutto il Terzo Mondo[3].

Le due navi appartengono entrambe alla classe Anwei (Type 920) ma sono distanziate da un lungo lasso di tempo essendo la Peace Ark entrata in linea nel 2008 e la Silk Road Ark nel 2023. Spostano entrambe oltre 10mila tonnellate a pieno carico con una lunghezza di 178 metri per una larghezza di 24. Viaggiano a 19 nodi di velocità massima con una autonomia di circa 12mila miglia nautiche. Nel 2025 è entrata in linea una terza nave a loro analoga che però non ha mai partecipato alle campagne di Missione Armonia il cui nome è “Arca dell’Auspicio”.
A bordo hanno 300 posti letti con 8 sale operatorie e 14 dipartimenti clinici (fra cui ortopedia, chirurgia generale, dermatologia, gastroenterologia, ostetricia ed oftalmologia) con 7 unità diagnostiche ausiliarie capaci di effettuare 60 tipologie di analisi. Sono presenti gabinetti dentistici, raggi X, ecografie, emodialisi e TAC. Anche la medicina tradizionale cinese ha un suo spazio su questo vascello. È presente anche un sistema di teleconferenza e telemedicina che permette il consulto con medici e specialisti[4].
Aderendo ai parametri della Convenzione di Ginevra non dispongono di armi ma alloggiano una aliquota di marines e dispongono di un elicottero pesante, ricoverato in hangar, per compiti di ricerca e soccorso. Anche l’equipaggio, il personale medico e paramedico sono provenienti dalla sanità militare cinese calcando la natura grigioverde di questo assetto.
Come detto in Occidente, l’ultima esperienza risale alla conversione della Queen Elisabeth in occasione delle Falkland, non si apprezza più questo tipo di nave preferendo l’impiego, anche nel ruolo di Disaster Relief, delle varie tipologie di flat top militari, Queste hanno tutta una serie di controindicazioni, a partire dal fattore del costo, molto più elevato di una nave costruita con parametri commerciali. Il fatto poi che si tratti di una nave militare impone ulteriori restrizioni legate alla opportunità politica che tali vascelli portano con sé. In più, fattore molto meno sentito nelle nostre FFAA composte da volontari, e quindi impiegate con numeri limitati, queste navi possono assistere un gran numero di feriti facendo seguito ad un modello misto leva/professionisti o, addirittura, tutto di leva.

Le navi ospedale cinesi si impongono in un sistema che le voleva superate, come detto dalle Flat Top, oltre che dalla capacità dei grandi aerei da trasporto della classe dello statunitense C17 o del cinese Y12 di trasportare, in versione pallettizzata o containerizzata, ospedali da campo in ogni parte del globo[5]. La velocità della messa in opera di cui dispone una nave ospedale, sostanzialmente tempo zero, si sposa con il fatto che il 40% della popolazione globale viva in una fascia di 50 km dal mare rendendo meno stringente il parametro della proiettabilità nell’entroterra tipico dell’aviazione da trasporto strategica[6].
Nel campo del soft power cinese questa classe di navi ha dato il meglio di sé realizzando 10 crociere internazionali toccando tutti i continenti assistendo 370mila persone. Nel 2025, la Silk Road Ark sarà in mare per 220 giorni, il più lungo dispiegamento per questa classe, toccando 12 nazioni del Sud America compresi il Messico, Brasile, Perù, Cile e Jamaica. Crociera iniziata solo poche settimane dopo che la statunitense USNS Comfort ha completato il suo tour, dal nome di Continuing Promise 2025, in America Centrale e del Sud curando circa 12000 pazienti[7].
Al momento della stesura di queste note l’Arca ha già visitato Naru, Fiji e Tonga trattando 9200 persone, effettuato 6000 esami specialistici e 1100 operazioni chirurgiche. I medici cinesi hanno visitato ospedali, scuole e comunità disagiate dando vita anche a scambi culturali e tecnici con i medici locali[8].
| Caratteristiche | Cina | USA |
|---|---|---|
| Classe | Anwei (Type 920) | MERCY |
| Numero | 2 | 2 |
| Lunghezza (metri) | 178 | 272 |
| Larghezza (metri) | 24 | 32 |
| Pescaggio (metri) | 8 | 10 |
| Stazza (tonnellate) | 25.000 | 68.000 |
| Propulsione | CODAG | COSAG |
| Autonomia (miglia) | 12.000 | 15.000 |
| Hangar | Sì | No |
| Elicottero | Z-8JH | MH-60S Seahawk |
| Equipaggio | ~400-500 (incluso ~100-150 personale medico) | ~1.200-1.275 (incluso ~1.000 personale medico-militare + civili) |
| Capacità mediche | Reparti: – 14 clinici – 3 ausiliari (per Peace Ark in missioni specifiche) Attrezzature: – raggi X – ultrasuoni – CT – ipotermia – emodialisi – medicina tradizionale cinese – odontoiatria – farmacia Supporto: – teleconferenza con esperti a terra – elicottero per soccorso | Reparti: – recupero (20 letti) – intermedia (280) – leggera (120) – limitata (500) Attrezzature: – radiologia (CT) – laboratori – farmacia – terapia fisica – cure ustioni – banca del sangue – odontoiatria – optometria – angiografia – morgue – produzione ossigeno Supporto: – chirurgia generale – ortopedica – oftalmica – dialisi – riparazione attrezzature biomediche – cure veterinarie |
| Capacità di degenza | ~300-400 posti letto (inclusi reparti chirurgici, ICU e odontoiatria) | 1.000 posti letto (inclusi 80 ICU, 20 recupero) |
| Anno di entrata in linea | 2024 Silk Road Ark 2008 Peace Ark (nuova costruzione) | 1986-1987 (convertite da tanker) |
Riferimenti bibliografici:
[1] https://www.dvidshub.net/feature/NavyHospitalShipsCOVID19
[2] https://www.shipmag.it/covid-19-la-francia-schiera-una-nave-portaelicotteri-in-corsica/
[3] http://english.scio.gov.cn/featured/chinakeywords/2021-11/10/content_77863857.htm
[4] https://x.com/ChinaMilBugle/status/1962779438028132738
[5] https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleId=4479184
[6] https://www.un.org/esa/sustdev/natlinfo/indicators/methodology_sheets/oceans_seas_coasts/pop_coastal_areas.pdf
[7] http://eng.mod.gov.cn/xb/News_213114/TopStories/16407978.html





